La morte della Morte
di Giovanna Garbuio
- Senti che la vita umana è instabile e precaria e temi i pericoli della quotidianità?
- Stai soffrendo per un lutto o temi di soffrire per un lutto?
- Non riesci a “sentire” la verità della Vita Eterna?
- Senti che con la morte tutto finisce?
Questo percorso ti permetterà di superare definitivamente questi ostacoli!
Perché aspettare? prendilo subito
Un modo pratico per superare definitivamente il timore di Sorella Morte
La Verità sulla Morte che i Maestri Illuminati hanno predicato e che pochi hanno compreso.
Un’esortazione alla VITA, alla VITA nel senso più assoluto e completo del termine. Toccando tutti i temi fondamentali per sviscerare, in maniera fluida e onestamente corretta, il cuore del concetto che è quello che la Vita è eterna, ribadendo ed accentuando ripetutamente con determinata solerzia che la VITA é AMORE, quell’AMORE che trascende ogni paura, ogni limite, ogni attaccamento, fino all’apparente follia di tali affermazioni.
Questo libro ci invita a superare i nostri limiti attraverso l’abbandono della paura primaria, la morte. Osando l’impossibile… Espandendo la nostra capacità di comprensione oltre l’intelletto e la razionalità, pilastri su cui strutturiamo le nostre convinzioni limitanti del conosciuto.
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Per osare oltre è necessario coraggio e il coraggio e direzionato dal CUORE. Un Cuore aperto che comunica alla mente che se vuoi c’è di più e se puoi è qui!
Giovanna Garbuio
La nostra Anima vuole che la memoria del nostro Potere infinito torni a galla, che la serenità sia la nostra condizione naturale di vita. La nostra Anima vuole farci ricordare che l’angoscia e lo stress che certe situazioni inducono non ci appartengono.
Questo è un libro che racconta come guardare le cose con un altro paio di occhiali. E lo fa con semplicità e senza pretese. Ci concede la spiegazione fluida di un concetto, inaccettabile, fastidioso e molto doloroso se pur appartenente a tutti.
Nessuno vuole convincere nessuno. Nessuno ha niente da insegnare, nessuno ha niente da imparare, tu rimani il fulcro della tua evoluzione creativa. Qui non troverai regole e nemmeno obblighi. Nessuna speculazione. Nessun condizionamento: solo una grande voglia di mostrare un altro punto di vista, un punto di vista che si è rivelato efficace. E da questo punto di vista è possibile fare un salto oltre ciò che ci pare normale, ma che in realtà non è naturale.
Tuttavia questo libro, rispetta ed onora anche chi questo salto ancora non se la sente di affrontarlo perchè con amore e chiarezza di esposizione ci sprona, incitandoci ad affacciarsi sul bordo del precipizio, sussurrandoci delicatamente, che se proviamo a lasciarci andare non cadremo, come la logica certamente decreterebbe, ma impareremo invece a volare… e ce lo mostra… oserei dire lo “dimostra”!
Seguendo il percorso tracciato da questo testo si arriverà a volare verso cime sempre più alte sulle ali del proprio cuore sostenuti da tutto ciò che di più caro ha accompagnato la nostra vita in questo eterno presente…
Giorgio Cerquetti
Da bambino mia nonna mi ha portato a molti funerali. Il prete diceva: ‘Questa anima è tornata da Dio‘. Io vedevo facce distrutte, abiti neri e molte lacrime. Ho provato a chiedere: “Ma non sono contenti che qualcuno torna da Dio?” Nessuna risposta! Mi invitavamo invece a tacere. Intanto io ho capito bene che i rituali sono un’illusione della mente. L’unica certezza è la consapevolezza. Muore bene chi ha vissuto bene. Vive bene chi ricorda la sua eternità e capisce bene la temporaneità in cui è immerso!
Cosa centra questo concetto con Ho'oponopono
Cosa centra dunque Ho’oponopono con il concetto di morte? Ho’oponopono si basa sulla consapevolezza che Tutto è Uno, che l’Uno è Amore perciò che Tutto è Amore che evolve in direzione di se stesso. E questo è il pilastro portante di tutto il libro “La morte della Morte”. Se Tutto è Uno e l’Uno è Amore allora anche la morte quando è (quando si manifesta, si verifica), è Amore! Ho’oponopono significa letteralmente “percependo la perfezione miglioro la realtà“; alla fine del libro “La morte della Morte” sapremo qual è la via per riconoscere la perfezione anche nella morte… a noi poi la scelta se percorrere quella via o no… il libro ce la mostra!
Perché aspettare? prendilo subito
La prefazione di
Caterina de Vito Piscicelli
L’argomento del libro, di interesse universale, è trattato con una lievità espositiva che complessivamente ne fa una lettura gradevole. Questo non era facile vista la tragicità intrinseca dell’argomento.
A volte la forma si incaglia nei periodi dove la trattazione presuppone una seria preparazione a monte, da parte del lettore. Complessivamente la lettura è piacevole e scorrevole, anche se ci sono alcune ripetizioni del concetto di base. Ma forse sono proprio queste ripetizioni a fare del testo un libro che, malgrado l’argomento universalmente tabù, infonde serenità. Una serenità placida, sostenuta da una incredibile sicurezza dell’autrice. E’ questa sicurezza che si trasmette al lettore e che rende questo libro diverso dai tanti altri scritti sull’argomento, una sicurezza inscalfibile anche quando arriva a dei punti che sfiorano il paradosso.
Considerando dal punto di vista teologico la trattazione, questa si allinea con i principi fondamentali, sicuramente delle tre religioni monoteistiche a noi note. Il concetto di Amore inteso come Tutto, non è una novità né per l’Ebraismo, né per il Cristianesimo e né per l’Islamismo.
Quindi chiamare ciò che chiamiamo Dio, Tutto o Amore, non sposta il concetto di base.
Più difficile da comprendere è l’inconsistenza del male terreno, sia fisico che morale, attribuendone l’esistenza alla responsabilità o volontà dell’uomo. Da terrena io so che quando fa male, fa male anche se a posteriori posso intuire i benefici del male medesimo.
Questi concetti approfonditi e ripetuti con costanza e con cognizione denotano una sicurezza e una consapevolezza della “Verità” di ciò che si sta esponendo, che da un punto di vista religioso si può tranquillamente chiamare fede, anche se l’autrice preferisce sottolineare che lei trasmette ciò che “sa” e non ciò che “crede”. Comunque la trasmissione di queste “certezze” è sicuramente la parte fondamentale del testo e la più utile al lettore.
Siamo simultaneamente materia ed energia perchè Tutto è Uno
Per assaporare la Vita vera bisogna superare e trascendere la morte. La morte esiste nella nostra concezione solo perché non siamo in grado di concepire l’unità di tutto l’Essere e quindi viviamo gli sdoppiamenti degli stati. Noi non siamo consapevoli di essere simultaneamente materia ed energia e quindi abbiamo bisogno della morte per definire il passaggio da uno stato all’altro. Pensando che i due stati sono separati è necessario unificarli prima di poterli percepire. Tale unità è quella che permette la libertà di essere completi e quindi di essere se stessi senza maschere o sovrastrutture prendendo così possesso consapevole del regno dei cieli.La pace eterna può essere raggiunta solo tramite la consapevolezza dell’immortalità che del resto deriva dall’unificazione generale degli stati e nel particolare dello stato energetico e dello stato fisico.
Permettiamo alle onde di raggiungere le rive più lontane
L’uomo non è nato per fare l’eremita. L’essere umano è un animale sociale e se vuole essere felice, contribuirà naturalmente con tutte le sue forze a rendere felice chi lo circonda, permettendo così a se stesso di essere gioioso alla millesima potenza, perché tutto ciò che siamo e che facciamo ci ritorna moltiplicato. Se l’uomo non riesce ad Amare se stesso, non può Amare nenache il suo prossimo. Una bellissima immagine che viene spesso utilizzata è quella che paragona l’essere umano ad un sasso lanciato nel lago e le sue emozioni alle onde concentriche che originano dal tuffo del sasso, che se lasciate fluire raggiungono in modo naturale le rive più remote. Inevitabilmente però le prime onde, quelle da cui traggono origine tutte le altre, si generano attorno al sasso (l’Amore per se stessi). Se queste prime onde vengono ostacolate, da qualsiasi impedimento, scompariranno loro stesse e non permetteranno nemmeno alle altre di generarsi e propagarsi. Non solo nessuna onda raggiungerà le rive lontane, ma neppure lo scoglio che affiora lì vicino. Permettendo invece all’Amore di fluire liberamente da se stessi (quindi per se stessi) inevitabilmente le sue onde, con dolcezza e fluidità, arriveranno lontanissimo.
Chi muore non ci abbandona
Quindi da tutto ciò deriva che sono le nostre convinzioni (peraltro limitate dalla materialità) nei confronti dei nostri congiunti che ci persuadono che siamo stati abbandonati, non è la loro Essenza a lasciarci. Chi muore non ci abbandona! Lo strumento per comprenderlo è capire che non dobbiamo cambiare le cose o le situazioni o gli altri, ma solo il nostro atteggiamento mentale, con lo scopo di raggiungere la nostra pace interiore, indipendentemente da tutto e da tutti (vivi, morti, presenti e assenti). Solo così anche le cose o le situazioni o gli altri cambieranno, ma lo faranno senza alcuno sforzo da parte nostra, perché quello che accade intorno a noi non ha alcun vero peso. In ogni caso quello che è reale è che loro sono sempre qui intorno a noi, ma noi non siamo in grado di percepirli, perché siamo divisi dalla nostra stessa coscienza ed è qui la chiave di volta. Riuscire a trascendere la nostra coscienza significa tornare in contatto con chi Amiamo e far evaporare ogni timore nei confronti della morte perché così facendo elimineremmo le cause stesse del timore.
Non ci sarà più motivo di morire
Certo quando l’Uomo avrà raggiunto la totale consapevolezza della propria Essenza non ci sarà più motivo di morire, perché tutti i condizionamenti saranno spazzati via definitivamente, ma probabilmente, a quel punto, non ci sarà più nemmeno motivo di nascere e di fare l’esperienza della vita terrena. Avremo ormai compreso che anche nascita e morte derivano dal creatore quali strumenti per entrare in contatto con la nostra vera Essenza e farci comprendere pure l’Essenza del mondo. Queste consapevolezze o anche solo l’indirizzarci verso di esse, ci portano comunque a raggiungere la certezza che non esiste nemmeno un piccolissimo buon motivo per temere questo passaggio naturale. Perché quello che lo rende soffribile, temibile e tragico, sono le nostre resistenze e la nostra inconsapevolezza della vera Essenza delle cose. La vita, in quanto energia d’Amore, è già sempre presente ed è già ora inesauribile. Non esiste un inizio come non esiste una fine, così come non esiste un al di qua o un al di là. Solo mutamento di livello formale.
Temere la Morte è temere “Dio”
Temere la Morte è temere “Dio”, un paradosso inaccettabile, non vi pare? Significa essere convinti in cuor nostro che il Tutto non sia Amorevole, significa negare l’Essenza prima del Tutto, non accettare il fatto che il Tutto è Amore. E riconoscere di essere Amore non significa in nessun modo rinunciare alla propria umanità e alle cosiddette “gioie della vita”, anzi tutt’altro. Semplicemente saremo in grado di vivere le nostre esperienze appieno e impareremo davvero a vivere anziché accontentarci di sopravvivere.
Perché aspettare? prendilo subito
Cosa dice chi l'ha letto
Senti ripetere la stessa cosa da mille persone e non la registri, finchè qualcuno non te la dice solo in un modo diverso e ti si apre un nuovo orizzonte… Un concetto che pensavi di conoscere ma che improvvisamente questa volta ti esplode dentro, perchè come è stato detto adesso ha parlato direttamente al cuore e con semplicità e amore è diventato comprensibile. Le parole di questo libro risuonano come una musica gioiosa nell’ anima. Con semplicità e delicatezza fa esplodere conoscenze ancestrali addormentate dentro di noi. Non sono solo le parole che entrano dentro il cuore e l’anima di chi legge, ma ci ono una serie di ingredienti, di presenza, di esperienza, di autenticità che traspaiono nelle parole scritte che diventano dirompenti. Ne è venuto fuori un testo che arriva diretto. Lo consiglio a tutti, non solo a chi ha subito un lutto! Grazie!
Se cercate consolazione e conforto questo non è il libro adatto. Se cercate qualcosa che vi faccia aprire gli occhi anche con uno schiaffo ben assestato… allora ci siamo. Questo è lo strumento. Uno strumento estremamente utile per uscire dalla comoda e abituale situazione di infelicità in cui io per primo ho passato anni a crogiolarmi. Dopo questa lettura (non facile, direi anche un po’ indigesta…) non ci saranno più scuse accettabili per non uscirne!
Quello che mi è sgorgato dal cuore, leggendo poche pagine e vedendo l’esperienza che anche altre persone hanno fatto come me e che quando ti succede ,non hai paura di morire , si ha paura di morire non dopo ,perché in realtà tu sei presenza . Il dolore è quando vieni risucchiato qui . Siamo così preoccupati della morte che ci dimentichiamo di vivere. Quando mia madre andò in coma e si risvegliò mi volle raccontare , quello che le era successo e disse che lo chiedeva a me perché io sapevo. Lei mi disse che si era trovata in un posto e non sapeva cosa doveva fare. Io le risposi che aveva fatto bene a non far nulla, perché quando arriverà quel momento saprà benissimo dove sarai. Questo mi succede anche . quando esco da meditazione e qualcosa dice No, voglio stare qui, ma poi realizzo, che non c’è un qui o un lì e inizio con gioia la mia giornata .Grazie!
In questo libro c’è tanto cuore almento tante quante sono le parole che lo compongono. La sicurezza con cui parli di certi argomenti è da sola testimone inconfutabile della verità di ciò che sai e trasmetti. Condividere la propria esperienza diretta e la propria consapevolezza come fai tu, mettendoti al servizio di chi ha bisogno di capire… o meglio come sottolinei tu di comprendere, è “impagabile”. Credo che anche questa volta tu abbia “centrato il bersaglio” in pieno!
Questo lavoro di Giovanna è davvero un lavoro difficile e direi anche pericoloso. Dimostrare che la morte non esiste! Vallo a raccontare tu a chi con la morte ci si è appena scontrato vivendo la perdita di un marito, di un figlio, di un fratello, di un genitore… Ma lei l’ha fatto! Mi ha proposto la lettura del suo libro nel momento più buio della mia vita, proprio con queste parole: “la morte non esiste”! Subito ho pensato che fosse pazza! E invece sì era pazza, ma di quella pazzia che deriva dal coraggio e con coraggio mi ha condotta per mano a scoprire che davvero la morte non esiste e che io non ho perso nessuno perchè l’Amore non muore e l’Amore è ciò che ci permette di Vivere… sempre incredibilmente comunque insieme, solo ad avere il coraggio di farlo!
Questo è un libro vero. Leggendolo si respira verità, si respira autenticità, si respira consapevolezza derivante dall’esperienza. Giovanna ha sofferto… magari lei non lo dice, ma c’è passata… Si capisce, si sente da quello che scrive. Le sue sono le parole di chi l’ha sperimentato sulla sua pelle il lutto e l’ha trasceso. Ed è questa nuova persona che è venuta fuori da tutto questo con questa nuova consapevolezza che ci parla dalle pagine di questo libro. Ce lo racconta, ce lo trasmette, con semplicità e anche con umiltà, ma a mio avviso con efficacia disarmante.