Giovanna Garbuio

​La trappola della perfezione: Tutto è perfetto, ma non immobile!

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La trappola della perfezione

la trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Tutto è perfetto è un concetto potente ma spesso frainteso

Che “tutto è perfetto” ormai lo abbiamo capito, ma “tutto è perfetto” non significa che non deve auspicabilmente essere cambiato nella direzione del nostro miglior benessere. ​Se fa male è perfettamente lì per essere perfettamente cambiato! E precisamente in questo è racchiusa la trappola della perfezione.

E infatti nel suo significato più profondo Ho’oponopono è azione! Azione ispirata certo, ma azione!

La parola Ho’oponopono è formata all’inizio da un suffisso grammaticale Ho’o che viene usato per rendere il concetto di azione applicato alla parola che segue. Quindi Ho’o – pono significa agire per rendere evidente il Pono

Non fermiamoci alla superficie del concetto

Altrimenti caderemo in pieno nella trappola della perfezione

​”​Se soffro come un cane a non sentire accolti e rispettati i miei sentimenti, tu mi insegni che é comunque la cosa migliore che possa capitare in questo preciso momento”

una lettrice

​Naturalmente… ma fermarsi qui è piuttosto superficiale e in questo consiste la trappola della perfezione! Perchè ciò che accade soprattutto “Se soffro come un cane” ​ significa anche che se accade e mi fa stare male, è perchè la Vita mi sta dicendo che questa è l’opportunità per cambiare… ​E per cambiare devo smettere di nascondermi dietro la superficialità del concetto di perfezione statica “se è così va bene così”! Certo che va bene così, ma non significa che deva restare così!

Tutto è perfetto” non significa che non deve auspicabilmente essere cambiato. E questo fa profondamente parte della consapevolezza ho’oponopono. Pensare che la perfezione sia qualcosa di statico e quindi raggiungibile è la trappola della perfezione. Il concetto di perfezione è un concetto in divenire. In altre parole ciò che è lì, spesso è perfettamente lì per essere perfettamente cambiato. Non riconoscere l’opportunità di cambiamento è la trappola della perfezione.

La trappola della perfezione​ è superabile va compresa

Comprendere non significa solo capire. Il paradosso si può comprendere, ma non capire… E parlare di non dualità in un contesto molteplice genera continui paradossi.

Le cose sono nella perfezione perché accadono per un obiettivo, ma se noi assistiamo all’accadere delle cose è perché noi abbiamo anche la potenzialità con la nostra azione (nella perfezione) di portarle in direzione dell’espansione dell’Amore. Tutto è perfezione qui e ora, ma tutto è anche in divenire e la nostra azione consapevole e ispirata contribuisce al divenire verso l’espansione dell’Amore e quindi alla manifestazione della perfezione.

Lasciamo andare le aspettative

Pettanto lasciamo andare le aspettative (è fondamentale per praticare efficacemente Ho’oponopono) e non nascondiamoci dietro ​un’interpretazione superficiale dell’affermazione “Tutto è perfetto” (che in essa paradossalmente contiene la trappola della perfezione) per avvallare la nostra decisione (aspettativa) circa la direzione che devono prendere le cose, travisando un concetto profondissimo come la “perfezione di ciò che è“!

Ciò che accade è la cosa migliore che può accadere, certo, ma per darci l’opportunità di agire al rigurado (ho’oponopono è principalmente azione …. “pecepisco la perfezione e” attraverso l’azione “miglioro la realtà“)

Ad esempio quel grande sciamano che è il ​Dr.House ci ricorda:

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Tutto è in evoluzione anche la perfezione, e questa è la trappola

​​In sostanza il miglioramento materiale esiste, tutto è in evoluzione  verso il miglioramento e la qualità della ​nostra vita può migliorare immensamente a partire dal punto in cui siamo se evitiamo di cadere nel la trappola della perfezione. Certo il primo passo è quello di accettare la perfezione delle cose qui e ora. Ma qui e ora appunto quale opportunità di crescita e di miglioramento, verso l’evoluzione e l’espansione dell’Amore, attraverso l’azione ispirata, non attraverso l’aspettativa direzionata.

Ne consegue che vivere un amore “malato” per esempio che fa soffrire tutte le persone coinvolte rischiando quotidianamente il collasso nervoso, non è staticamente “perfetto” anzi è solo traumatico e limitativo, non ha nulla di evolutivo​, e non ha niente  a che fare con l’Amore. Ma proprio in questo sta la sua perfezione: nello stimolo ad uscirne, modificando completamente la situazione.

Accettare non significa fermarsi

Significa riconoscere la perfezione del movimento e superarne la trappola.

Se ci troviamo ad accettare una situazione  che ci stressa sotto il ricatto dello spauracchio del rimanere da soli per esempio, non è la stessa cosa di vivere senza costrizioni, liberi e in armonia con noi stessi e con le persone con cui interagiamo. E’ evidente che solo la seconda situazione è evolutiva. Quindi la prima è perfetta nel suo stuolo di spinta verso la seconda.

​D’altra parte fare con rassegnazione un lavoro che odiamo, superando la sensazione di voltastomaco che ci perende ogni mattina al pensiero di recarci in ufficio, e brontolarci su ​tutto il giorno, non ha niente di evolutivo e non ha nulla che vedere con l’accettazione! L’accettazione invece è rendersi conto che da ciò che è si può comunque ricavare ciò che sarà.

Questa è la trappola della perfezione

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Pertanto la “perfezione” della cosa e l’accettazione consistono nell’osservarci, nell’ascoltarci dentro, non nel lasciarci confondere da quello che accade là fuori, non nel lasciarci condizionare dalle nostre sempre più radicate aspettative. ​La “perfezione” consiste nel vedere ciò che stiamo vivendo e coglierne l’opportunità di  migliorarci la vita, non significa reprimere il nostro naturale istinto a stare bene, per seguire con la mente un concetto di perfezione mal interpretato.

​Quindi lasciando stare per un momento il concetto di ricerca spirituale e di lavoro su di sè, ​esistono oggettivmente condizioni di vita peggiori e condizioni di vita migliori per noi, e la nostra azione deve essere sempre diretta verso la manifestazione delle situazioni “migliori“.

In ogni caso se hai una spina nel piede non è certo evolutivo camminarci sopra perchè se ti si è infilata è “perfetto“!

Libertà e gioia

Questa è la strada che non ci farà mai cadere nella trappola della perfezione

L’Amore che fluisce (che è l’essenza della perfezione) si manifesta come vita libera e gioiosa, non come sofferenza senza via d’uscita.

​Sotterrare la nostra ispirazione, forzare gli eventi in direzione delle nostre limitate e limitanti aspettative,  è l’ennesimo trucco che escogitiamo per rimanere nella nostra zona di comfort  e per bloccare lo sviluppo della nostra naturale energia riarmonizzante.

Qualsiasi cosa succeda guariamoci dunque! Cogliamo ogni opportunità per stare meglio, per stare bene​! ​Smettiamo di  crogiol​arci nella sofferenza perchè è “perfetta“.

Non esiste nessuna pefezione nella staticità e meno che mai nella sofferenza statica. La perfezione è nel cambiamento! Perciò cambiamo con la consapevolezza che stiamo migliorando la nostra realtà e non la nostra anima​, che è già perfetta (quella sì) così com’è e non ha bisogno di essere cambiata anche perchè non può essere cambiata in quanto semplicemente è​!

Dunque impariamo a vedere ciò che guardiamo e non cerchiamo scorciatoie o facili alibi per giustificare le nostre spettative e smettiamo soprattutto di reprimere la nostra potenza per confinarci nella nostra “amata” zona di comfort!

Chiediamoci invece … cos’è che ci fa paura? Una risposta sincera a questa domanda sarà rislutiva!

Ho’oponopono è azione nella perfezione!

Ho’oponopono è libertà dalla trappola della perfezione

Come abbiamo visto in altri ambiti Ho’oponopono letterlamente significa: “Percependo la perfezione miglioro la realtà“.

Tradotto letteralmente Ho’opono significa rendere azione (ho’o) lo stato di pono, cioè “fare la cosa giusta”.

Maka’ala Yates ne dà questa definizione:

“L’azione dello stare in equilibrio/allineamento”

Maka’ala Yates

Ho’o è un suffisso grammaticale che rende azione la parola che segue, in questo caso pono.

Secondo Pali Jae Lee

Se è buono, se è equilibrato, se è giusto, se aiuta, se è responsabile, se è attento, se è umile, se è pacifico, se è pulito, se è corretto e ben educato è pono.

Aunty Pali Jae Lee

Ancora una volta il significato letterale di Ho’oponopono è “rendendo azione il pono, più è pono”.

Aunty Mahealani per rendere chiaro il concetto ha chiamato l’ho’oponopono che diffonde Ho’oponopono ke ala dove “ke ala” significa “cammino, strada percorso”. Dove Ho’oponopono ke ala tradotto letteralmente significa: “rendendo azione il pono, più è pono il percorso”. Cioè in un linguaggio più comprensibile, “percependo la realtà come giusta, la rendiamo migliore” ossia “percependo la perfezione, miglioro le realtà!”.

La perfezione dell’Universo non ha trappole

Infatti la filosofia hawaiana si basa sulla consapevolezza della perfezione dell’Universo e di tutto ciò che esso contiene, esseri, azioni e situazioni. Del resto se Tutto è Uno e l’Uno è Amore non può che essere che ogni manifestazione dell’Amore sia perfetta nel suo essere Amore!

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Quindi Ho’oponopono è un processo basato sull’ azione sulla perfezione. Il Tutto è Amore e l’Amore non sbaglia. L’Universo in cui esistiamo non contempla l’errore. Tutte le cavolate che abbiamo combinato nella nostra vita e che abbiamo catalogato come errori… non lo sono.

Altresì ogni sbaglio più terribile è stato compiuto perchè doveva essere compiuto, non fosse altro che per indicarci che quella su cui ci eravamo messi era a quel punto una rotta da modificare.

La saggezza deriva dall’esperienza

Poichè la saggezza deriva dall’esperienza e l’esperienza deriva dall’agire, da lì ovviamente derivano i successi, ma anche gli insuccessi. Senza di quelli non avremmo capito tante cose e non avremo ottenuto i sucessivi (o futuri) successi, nostri o altrui, a cui comunque abbiamo contribuito. Attraverso gli errori siamo diventati le persone che siamo in grado anche di trasmettere le nostre esperienze al prossimo.

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Sempre, qualunque dolore proviamo, ma anchequalunque gioia naturalmente, è presente per permetterci di godere di maggior gioia stimolando la nostra evoluzione. Niente accade per caso, a questo punto dovremmo esserne ben consapevoli.

Ogni cosa accade nel modo preciso in cui deve accadere e le persone che sono nella nostra vita sono esattamente dove devono essere e quelle precise di cui abbiamo bisogno in questo momento.La perfezione deriva dalla percezione dell’imperfezione.

Margine di miglioramento

è la chiave per riconoscere la trappola della perfezione

Per poter crescere dobbiamo avere margine di miglioramento e questo margine è quello che ci fa percepire i fatti o le situazioni o le persone come sbagliate. Quello che non riusciamo a comprendere, a vedere, quando ci pare che qualcosa sia sbagliato, è la perfezione del processo di evoluzione. In questo processo perfetto quindi non esistono sbagli, ma solo opportunità. Dobbiamo solo permetterci anche di sbagliare e accettare i nostri “errori” come opportunità, dando al processo la possibilità di dimostrarci la sua perfezione.

Thomas Edison, che realizzò la lampadina al millesimo tentativo, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva di testimoniare la sua frustrazione per i 999 tentativi falliti, rispose: “Io non ho fallito 999 volte, ho semplicemente scoperto 999 modi per non realizzare la lampadina”!

Ho’oponopono è azione nella perfezione

Il fatto che tutto sia perfetto però non significa che noi non dobbiamo agire per l’evolvere del Tutto ed adagiarci. Nessuno ha mai detto di non agire per “raddrizzare i torti” anzi tutt’altro!

Tendiamo a dare per scontato che la verità stia da qualche parte là fuori, lontano da dove siamo adesso. Pensiamo che i maestri siano quelli di cui abbiamo letto nei testi sacri di ogni tradizione. 

La verità, però, è che la vita che viviamo e questo esatto istante, con tutte le imperfezioni e difficoltà, è a conti fatti il miglior maestro che possiamo avere. Il fatto di guardare sempre da un’altra parte ci impedisce di vedere che quello che accade davanti ai nostri occhi è sempre ed esattamente ciò che abbiamo bisogno di sperimentare.

Invece abbiamo totalmente perso la capacità di stare con quello che c’è, di essere intensi e concentrati, abbiamo smarrito del tutto la facoltà sottile di percezione che si basa sull’attenzione e la pazienza.

Andrea Panatta

Andrea non poteva dare una miglior definizione di “perfezione” della realtà! Ciò che è, non è perfetto perchè deve restare immutabile (come vogliono far credere alcuni detrattori di questa verità)… è perfetto perchè è esattamente quello che serve qui ed ora per la migliore espansione dell’Amore! Espansione che può avvenire solo attraverso il movimento e quindi attraverso l’azione (Pono)!

L’ispirazione interiore ci tiene lontani dalla trappola della perfezione

Ovviamente perchè l’azione esterna sia efficace deve venire da un’ispirazione interiore, e  quindi da una precedente azione interiore. E inutile agire sui fatti esteriori (che sono effetti), se non abbiamo prima agito sul nostro spazio interiore (sentire, percezione) che è la causa. Se agiamo sugli efffetti senza essere prima intervenuti sulle cause, gli effetti inesorabilmente continueranno a presentarsi (ecco il significato delle situazioni ricorrenti).

Dunque è molto importante non stare “fermi” aspettando che qualcun altro prenda decisioni per noi.

Ho’oponopono non è inerzia! Ho’oponopono è azione ispirata, ma che per quanto ispirata è comunque azione! Scegliamo noi la nostra strada, non facciamocela imporre da estranei.

Prendiamo noi le nostre decisioni, perché anche se ci appariranno sbagliate in verità …se ben guardiamo, saranno state ovvie conseguenze di somme di comportamenti e intuizioni. Tuttavia teniamo presente che quando interrompiamo qualcosa “che non funziona” (e in ogni situazione ognuno ha un percorso e “riflessioni” nel totale senso del termine del proprio immenso universo personale) si mette in moto una pulizia potentissima.

Lasciamo agire la guida

Così si consente alle energie creative di riprendere in mano la direzione della propria esistenza non sovraccaricata di pensieri negativi o rimuginazioni che non portano da nessuna parte …anzi “sporcano” e intasano il nostro canale Zero Limiti.

Quindi… appena si interrompe qualcosa che non porta da nessuna parte (può essere un tipo di indirizzo scolastico, uno sport, un’alimentazione, un lavoro, un’amicizia, un rapporto che ha dei presupposti ambigui, dubbi e non totale corrispondenza di intenti ecc…) dobbiamo per prima coa prenderci il tempo per riappropriarci di noi stessi. Per riconoscerci e accettarci nel nostro personale qui e ora.

Consapevolezza

E’ importante quindi lavorare per ampliare quella parte di “Io” sincera e originaria, quella che cerca l’Armonia, la Pace, lo stare Bene. 

Ed espandersi verso il riconoscimentodell’Amore che siamo., qualsiasi sia la situazione che stiamovivendo e/o da cui abbiamo deciso di uscire. Il mantra “scusagrazietiamo” è molto potente e ci evita di avere ulteriori squilibri ingestibili, ci riporta sulla buona strada o/e ce la fa vedere chiaramente.

E da qui (quando non siamo più paglie nel tornado degli eventi “fuori”) nascono nuove opportunità, nuovi canali densi del Meglio per noi… perchè abbiamo meso consapevolmente in atto un allineamento naturale col nostro “Io superiore” e quindi con il Tutto (Divina intelligenza).

Quindi se non stiamo bene con noi stessi intensifichiamo il mantra e intersechiamolo con Amore, Gratitudine, Gioia costante. Visualizzamo noi stessi forti, centrati, in armonia, con un mondo di opportunità da scegliere e da cui essere “scelti”.

Ho’oponopono è azione ispirata

Dunque Ho’oponopono è azione ispirata non certo disinteresse o apatia. Tutto sta nella presenza con cui si interviene e la consapevolezza con cui si affronta ogni cosa riconoscendone la perfezione. Che non vuol dire che altrettanto perfetto non sia modificarla (mi scuso se sono ripetitiva ma è fondmentale integrare questa verità!

Non è che dato che tutto è perfetto, se vedo che stanno svaligiando casa del vicino, li lascio fare perché tanto è perfetto! È perfetta la mia telefonata ai carabinieri, l’arresto del ladro che magari lo condurrà ad incontrare qualcuno in un centro di recupero che lo indirizzerà ad una vita migliore o che lo lascerà “marcire” in prigione (ovviamente è un esempio scemo)!

Ma ancora di più sarà estremamante Pono capire che se ho partecipato a una cosa del genere, qualcosa in me l’ha generata e quindi sarà necessario spostare la mia attenzione alla causa interiore che ha generato la mia partecipazione al furto con scasso! Altrimenti continuerò ripetutamente a trovarmi a giocare a guardia e ladri o qualcosa di analogo.

Non ho bisogno di individuare la causa

La cosa fantastica con Ho’oponopono è che io non ho bisogno di individuare la causa, è sufficiente che io riconosca la mia totale responsabilità nell’effetto (aver attratto il furto nella mia vita) e pulisca le mie meorie a riguardo (semplicemente ripetendo Scusa Grazie Ti Amo!).

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

Letteralmente Ho’oponopono  significa “fare giusto /eccellente, la perfezione più giusta/più corretta”,  e da nessuna parte in questa traduzione sacra si affronta   “il perdono, la scusa, etc.”

Il concetto e la psicologia per il perdono e il senso di colpa sono concetti che si riferiscono a un errore, a una mancanza, a un difetto, a comportamenti ritenuti negativi e quindi non rientrano nel sistema di credenze Ho’oponopono,   come è stato progettato dai nostri antenati, (prima delle influenze occidentali) e radicato nei valori dello spirito di Aloha che promuove “la perfezione e i suoi simili”.

Aunty ‘Mahealani Kuamo-o Henry

Nessuno dei concetti dell’ho’oponopono sostiene che bisogna infischiarsene di guerre ed ingiustizie! Quando si parla di perfezione non si intende giustificare ne tanto meno avallare comportamenti violenti o ingiustizie di alcuna sorta.

Ogni cosa avviene perché sul piano vibrazionale energetico si sono create le condizioni che la rendono materializzabile. Allo stesso tempo però parlare di Ho’oponopono con la convinzione che la realtà non sia “perfetta” nel suo divenire è solo la testimonianza che non si sta parlando di Ho’oponopono!

Ogni cosa è in risonanza con il terreno su cui si posa

Ogni cosa è in risonanza con il terreno su cui si posa. In questo sta la perfezione.

Questa consapevolezza ci porta a pulire quel terreno che noi abbiamo contribuito a creare anche con le nostre memorie e da questa pulizia potrà nascere un’azione ispirata che raddrizzerà anche le cosiddette ingiustizie, proprio perché avremo cambiato il terreno che le ha manifestate.

La trappola della perfezione
La trappola della perfezione

La trappola della perfezione

A monte di ogni azione c’è sempre una decisione. E decidere bene significa trasformare la nostra vita nella nostra opera d’arte. Per decidere adeguatamente per la nostra vita il primo passo è quello di comprendere quali sono gli strumenti adeguati che ci permetteranno di creare il nostro capolavoro.

Innanzi tutto quindi definiamo quali sono gli strumenti che non ci servono; bando quindi a dubbi, incertezze, sensi di colpa, vittimismi, timori ingiustificati (anche quelli giustificati spesso sono poco utili), attaccamento  a ciò che è stato, aspettative precise per il futuro & c.Eliminare dalla nostra vita questi ostacoli, o anche semplicemente averne l’intenzione, significa avere il coraggio di accettare ciò che è e di accettarci per coloro che davvero Siamo.

E questo non significa bandire debolezze ed errori dalla nostra vita, ma semplicemente essere consapevoli dell’utilità di accettarli per ciò che sono: enormi opportunità di crescita e di evoluzione, se individuati e riconosciuti per ciò che sono.

Se ci sono, se si son manifestati nella nostra vita, significa che va bene così, significa che servono a plasmarci la migliore delle vie verso il migliore dei risultati. Ed essere consapevoli di questo è decisamente il primo indizio che ci fa comprendere di aver preso la decisione giusta.

Soprattutto perché abbiamo preso la decisione, unica premessa da cui può derivarel’azione.Il passo successivo e conseguente consiste nel renderci conto che tutti gli strumenti più adeguati ed utili per gestire al meglio la nostra vita, sono a nostra semplicissima portata di mano, impariamo ad usarli.

L’importanza di decidere

E’ sufficiente decidere di farlo per imparare a trasformare i rischi in occasioni, i vizi in virtù, i difetti in qualità, gli svantaggi in vantaggi, le grane in gioia e così via. Basta decidere di farlo per riscoprire sempre la bellezza che c’è in ogni cosa, per sapere che in ogni situazione si nasconde il meglio, è sufficiente dargli la possibilità di dimostrarsi ed esso salirà subito a galla nel lago della nostra percezione

Nessuno potrà insegnarci quali sono le decisioni giuste e quali sono sbagliate, ci basti sapere che soltanto l’atto di decidere ci mette già sulla strada giusta. Non importa cosa decidiamo… intanto decidiamo e agiamo in coscienza in direzione Ponopoi il meglio si manifesterà.

Perché solo noi possiamo decidere se una decisione è giusta o sbagliata per noi… e già il fatto di decidere ci avvantaggia in questo.E se prorpio proprio non sapiamo che pesci pigliare, fermiamoci un momento e chiediamoci: “Cosa farebbe l’Amore?” e Agiamo come l’ Amore che Siamo! Decisione presa!

Ho'oponopono è azione
La trappola della perfezione

Il nostro pensiero guarisce e condiziona, ma anche ammala e blocca… Se certe “tragedie” possono effettivamente servire a scatenare l’amore e la compassione umani sono perfettamente d’accordo a sfruttarli in questo modo, ma concentrarci su queste cose per seminare il panico del tipo “aiuto aiuto scoppia la centrale nucleare… italiani uniamoci contro il nucleare ecc…” Allora no! Preferisco starne fuori…”

Ricordiamoci uno dei pilastri Huna “MAKIA – L’energia si dirige dove si concentra l’attenzione” e scegliamo di indirizzare l’attenzione verso l’Amore e la Pace (sono anni che non vedo un telegiornale) concentrandoci in primo luogo sulla pace interiore di noi stessi.

Questo è il grande lavoro che dobbiamo e possiamo fare

Perchè noi… ognuno d noi, ha un infinito potere, ma solo su se stesso!

Facciamolo esplodere lì dove possiamo, concentriamolo lì! Finchè continuiamo a concentrarci sul là fuori… sarà un continuo, inesorabile, inutile spreco di energia!

Ho'oponopono è azione ispirata
La trappola della perfezione

Ho’oponopono è azione ispirata!

Pertanto efficace è:

  • agire senza reagire.
  • sapere che ci sono altri punti di vista.
  • essere consapevoli che il conflitto alimenta solo il conflitto.
  • essere coscienti che il conflitto non è mai l’unica strada!

Non combattere non significa stare seduti sul divano a guardare cosa succede magari recitando a pieni polmoni “Om”.

Si può agire senza combattere! Si può vincere senza che necessariamente qualcun’altro perda!

Efficace è ESSERE il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo!

Conflitto porta solo conflitto… è inevitabile! L’Amore è sempre la chiave! L’Amore è sempre la migliore via d’uscita, anche quando non la vediamo! Agire con Amore è la strada efficace. E l’Amore lo possiamo vedere in ogni cosa dalla prospettiva centrata, da una posizione “pulita” in cui ci sia spazio per il manifestarsi dell’ispirazione!

Lo so che è difficile accettare questo punto di vista, che ci fa sentire impotenti rispetto a ciò che accade e non ci piace e ci fa male e ci fa paura… Ma la legge di causa ed effetto è una legge universale e noi alimentiamo ciò che temiamo e ancor più espandiamo ciò contro cui lottiamo.

Se lo comprendiamo è così

se non lo comprendiamo è così lo stesso!

Al conflitto c’è sempre un’alternativa

Al conflitto c’è un’alternativa! C’è sempre un’altra via…

E quella efficace è quella di essere il cambiamento che vogliamo vedere, è quella di essere consapevolmente l’Amore che siamo!

Che non vuol dire voltare la faccia dall’altra parte e aspettare che qualcun altro (ancorchè il Divino) agisca per noi. Vuol dire accettare tutta l’energia che la cosa che non ci piace sta muovendo e trasformarla in energia efficace per ciò che vogliamo, smettendo di essere in conflitto contro ciò che non vogliamo!

Ho'oponopono è azione
La trappola della perfezione

Cuore e mente in coerenza

Certo mettersi veramente col cuore e non solo con il ragionamento in quest’ottica non è nè facile nè immediato. Dato anche che (tra le altre cose) viviamo in un paese il cui livello di surrealismo è senza limiti (al di là delle motivazioni che l’hanno condotto lì)!

Tuttavia resta certamente vero il concetto che

“Se non sei parte della soluzione, allora sei parte del problema!”

Ed è proprio sulle soluzioni che dobbiamo concentrarci. Non perchè non vediamo i problemi o i problemi ci lascino indifferenti, ma perchè abbiamo capito che i problemi nascono e si sviluppano prima di tutto dentro di noi e contengono in se stessi le soluzioni, solo ad accettare che ci siano e a lasciarle venire fuori.

Questa dovrebbe essere la nostra grande opportunità!

Solo assumendo questo atteggiamento mentale saremo finalmente una moltitudine di uomini liberi e pacifici.

Non c’è bisogno di lottare

Che non hanno bisogno di lottare contro nulla, perché hanno capito che lottare significa solo manifestare la propria rabbia. Ma la rabbia e la sua manifestazione ci rendono solo deboli.

Chi ha smesso di lottare contro, sa che quello che non va, dipende unicamente dalla propria percezione della realtà e lo accetta per cambiarlo. Senza stabilire a priori quale sia la migliore direzione del cambiamento, ma con l’apertura sufficiente ad agire per il cambiamento

Accetto ciò che è per trasmutarlo in ciò che “dovrebbe” essere o ancora meglio per cambiare il mio modo di vederlo. Accettando per prima cosa, che come penso che “dovrebbe” essere, non sia per forza un valore assoluto. E in questo modo esco definitivamente dalla trappola della perfezione.

Accettare e accettarci:

  • non è per niente un sinonimo di “accontentarsi”!
  • è l’unica possibilità che abbiamo per trasformarci.
  • non vuol dire restare così come siamo.
  • significa Amare ciò che siamo qui ed ora con la consapevolezza delle potenzialità evolutive che abbiamo…

La scorciatoia per essere felici… è essere felici sempre!

E per essere felici non possiamo cadere nella trappola della perfezione

Cambiamo noi stessi, dove cambiare noi stessi significa semplicemente lasciarci Essere e quindi non farci incastrare nella trapola della perfezione. Lasciare che la nostra Reale Identità venga a galla nella maniera più fluida e automatica. Dove per “lasciarci essere” è necessario agire in quella direzione. E contemporneamente lasciamo che gli altri facciano il loro percorso, anche se il loro percorso li porta lontani anni luce da noi. La cosa non ci riguarda! Non ci riguarda davvero.

Se poi la soluzione migliore per tutti sarà che gli altri cambino allora cambieranno, ma può essere anche di no.

Dalla prospettiva spirituale, per gli altri della nostra vita, ci sono solo due possibilità: se noi cambiamo e non siamo più affini energeticamente a loro, o loro cambiano a loro volta (perché questa è la cosa migliore anche per il loro percorso) oppure escono definitivamente dalla nostra vita. In maniera tanto più indolore quanto più noi siamo centrati con noi stessi, tanto più noi siamo vicini ad identificarci anche razionalmente con la nostra Reale Identità.

E in questo consiste la perfezione del meccanismo. Non saperlo rischia di imprigionarci nella trappola della perfezione.

Tutto è Amore, Io sono il Tutto, Io sono Amore!

Crediamoci, sappiamo che è così e poniamoci la nostra attenzione! L’atto di concentrare lì la nostra attenzione è ciò che ci permetterà di riconoscere l’ispirazione all’azione che ne deriverà e trasmutare la trappola della perfezione.

Noteremo cose incredibili, dentro e fuori di noi, cose che non avevamo mai visto, cose che non pensavamo di avere o di essere. Non pensiamo, fluiamo e ringraziamo!

Questo ci darà l’energia che ci fornirà la forza per diluire i sentimenti che ci provocano reazioni, spesso incontrollate o incontrollabili, nei confronti di quelli che consideriamo i nostri problemi. Riconoscere la provocazione alla Re-Azione ci consentirà l’Azione pura e ispirata.

Ho'oponopono è azione
La trappola della perfezione

Ho’oponopono è azione

non centra con la trappola della perfezione (che è inattività)

Perciò BASTA:

  • Lamentarsi
  • Continuare a scavare in ogni cosa
  • Circondarsi di dubbi
  • Stabilire continuamente cosa è giusto e cosa è sbagliato
  • Voler sempre determinare cosa è bene e cosa è male
  • Attribuire colpe e responsabilità
  • Accettare provocazioni, da dovunque vengano, nemmeno da noi stessi!

Il primo passo per la nostra crescita spirituale e successivo raggiungimento della felicità e anche il principale da compiere, è quello di renderci conto nel momento in cui stiamo soffrendo perché sopraffatti  da emozioni di rabbia, di rancore, di insoddisfazione, di frustrazione, di astio, di invidia, ecc… che stiamo soffrendo. Riconosceremo quindi la reazione che ha provocato tale sofferenza e potremo intervenire con distacco e discernimento (ispirazione).

Presenza e addio alla trappola della perfezione

Comprendere che stiamo male nel momento in cui stiamo male [presenza], come del resto accorgersi di essere felici nel momento in cui siamo felici [presenza], è il primo passo per fare emergere in noi il nostro prezioso osservatore interiore, la cui venuta a galla, è appunto l’indizio della nostra disidentificazione dall’ emozione che stiamo provando (Re-Azione).

Se sono in grado di rendermi conto che sto male e quindi di osservarmi mentre sto soffrendo, mentre sono deluso, mentre sono arrabbiato, significa evidentemente che io non sono quell’emozione che sto provando, ma posso prenderne le distanze

La presa di coscienza di ciò è il primo fondamentale traguardo da raggiungere. Fare questo primo passo permetterà al nostro osservatore interiore inizialmente di “nascere”, ma poi perseverando, di crescere e di acquisire un’autonomia, un ruolo e una posizione sempre più stabili, che sono la via all’azione ispirata!

Man mano che l’osservatore cresce, via via ci avviciniamo sempre più al punto in cui riusciremo non solo ad essere testimoni delle nostre emozionie delle nostre conseguenti reazioni, ma anche un po’ alla volta e sempre meglio a gestirle fino a non avere più la necessità di manifestarle, nè addirittura paradossalmente, di provarle.

Amore Universale ci libera dalla trappola della perfezione

Perseverando in questo percorso, arriveremo addirittura ad Amare le nostre emozioni negative, attraverso l’ Amore Universale, di cui siamo parte, spogliandole appunto di questa valenza qualitativa che ce le fa leggere come negative e riconoscendone la perfezione e la divinità nella loro utilità, fino al punto di trasmutarle automaticamente comunque in Gioia. Addio alla trappola della perfezione.

Non esisterà più nulla capace di farci arrabbiare, perché in ogni cosa riconosceremo automaticamente la bellezza e la perfezione con cui si è manifestata e la percezione negativa sarà qualcosa che non ci apparterrà più, non servirà più alla nostra evoluzione.

Non è certo un obbiettivo immediato, ma è un obiettivo raggiungibile con perseveranza e impegno  e forza interiore e comunque, come in molti sostengono, la felicità non è solo il raggiungimento del traguardo, ma se l’obiettivo è di questo tipo, la felicità e la beatitudine sono raggiunte soltanto dal fatto di avere intrapreso il viaggio, il nostro personale percorso spirituale evolutivo di elevazione spirituale.Quindi coraggio! Gambe in spalla e avanti tutta!

SCEGLIAMO!

Anche di non cadere nella trappola della perfezione

Ne abbiamo sempre l’opportunità! Sempre! Ho’oponopono è azione ispirata!

Vogliamo stare bene? Vogliamo essere felici?… allora cominciamo ad l’esserlo!

NON dobbiamo farlo, VOGLIAMO e SCEGLIAMO di FARLO!

Fare le cose per forza, non è la soluzione, è solo un nuovo motivo di frustrazione!

Nessuno ci impone nulla, anche se non ci sembra sia così. La verità è che abbiamo sempre un’altra scelta e esiste sempre un altro modo di fare bene la stessa cosa!

Esiste sempre il modo di non cadere o di uscire dalla trappola della perfezione

Solo la nostra percezione di essere in trappola ci chiuderà in trappola.

Quando siamo nel marasma e non abbiamo la più pallida idea di quale direzione prendere: non andiamo da nessuna parte… fermiamoci e ascoltiamo! Presenza! E addio alla trappola della perfezione.

Perchè ricordiamoci sempre che quando tutto crolla e ci pare di non avere nessuna via d’uscita: NON E’ VERO!

Benediciamoci e ringraziamoci per questi ingenui tranelli. Il nostro Io Superiore ne sa di più e sa come fare per farci finalmente percepire il meglio che quotidianamente ci dà. Allineiamoci a quello. Ne basta l’intenzione!

Arriveranno ispirazioni su come comportarci, non lambicchiamoci!

Lasciamo entrare la forza vitale in noi, non pensiamo, puliamo e rendiamoci liberi per le ispirazioni che giungono da chi sa.

FACCIAMOLO!

E abbandoniamo anche il timore della trappola della perfezione

“Quali sono gli individui più diffidenti? Quelli disonesti, astuti, cattivi. Non possono credere che esistano esseri onesti, sinceri e buoni. Giudicano gli altri attraverso se stessi, e per questo sono sempre sospettosi.

Quanto a coloro che sono nobili e disinteressati, fanno fatica a vedere la cattiveria, il tradimento o la perfidia, appunto perché vedono gli altri attraverso le qualità che loro stessi possiedono.

L’essere umano può vedere esclusivamente attraverso i propri occhi, ed è lui stesso a plasmare i suoi occhi tramite i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri e le sue tendenze.

Quando incontrate persone che vi parlano unicamente dei difetti degli altri, sappiate che è soprattutto di se stesse che vi stanno parlando; sì, perché se possedessero la nobiltà, la bontà, l’onestà e soprattutto l’amore, troverebbero tutte queste buone qualità anche negli altri.”

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Ho’oponopono è azione ispirata

​La trappola della perfezione​ è superabile

Giovanna Garbuio

Mi chiamo Giovanna Garbuio non mi piace definirmi, ma se proprio lo devo fare direi che sono una libera pensatrice. Sono inciampata nel 2008 su ho'oponopono e l'ho subito identificato come la via per lasciar andare tutte le domande! Sono stata la prima a scrivere qualcosa di strutturato su Ho'oponopono in Italia.  Sono entrata in contatto con la cultura Hawaiana dunque, quando ancora in italiano non c'era letteratura e quella poca che c'era era per lo più fuori stampa e quindi non più disponibile.

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  1. Proprio in questi giorni, mi è capitato di andare in palla per una situazione che, di per sé, non presentava chissà quali difficoltà oggettive, ma mi ha fatta precipitare in un abisso, richiamando alla mia memoria certi traumi della prima infanzia. Tutte cose che credevo di aver risolto, ed invece ho scoperto essere ancora tutte lì, come se non fosse passato nemmeno un giorno da allora. Ho avuto momenti di vero panico, lo ammetto… ma non ho mai perso la lucidità, restando ferma nel presente e nell’ascolto di tutto ciò che sentivo. Inizialmente, la tendenza a lottare contro la situazione per trovare una via d’uscita è stata fortissima ma, evidentemente, il percorso che sto facendo da mesi, con impegno quotidiano, sta dando i suoi frutti. Mi sono concentrata sull’ascolto profondo, sull’osservazione, priva di giudizio, di tutto ciò che mi si muoveva dentro, ed ho anche avuto modo di approfondire la portata di quei traumi, cosa che, per me, si è sempre rivelata utilissima. E ho dato a me stessa l’attenzione amorevole che non ho mai avuto…. Io ho manifestato tutto questo, proprio per capire e risolvere, ma senza lottare, semplicemente accettando e lasciando che sia, utilizzando l’episodio per andare avanti, per crescere e maturare. Ed ora tutto si sta risolvendo…. Secondo me, l’azione consapevole, in questo caso, è stata proprio quella di ascoltare ed accettare, consapevole del fatto che, il passato, non esiste, ma solo la mia resistenza ad esso. Sto molto meglio, sì, molto davvero. Ed ho anche capito quanta forza ho… io che credevo di non averne. E , questa forza, ora, è a mia disposizione per creare la mia realtà presente, con consapevolezza ed equilibrio. Grazie *___*

    1. “il passato, non esiste, ma solo la mia resistenza ad esso” ! Questa è una consapevolezza da gigante!

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