Ciao come stai?
Guida pratica per alieni appena sbarcati sul pianeta Terra
Te lo chiedo… ma non mi importa!
Ciao come stai? Riflessione di Andrea Colamedici
Piccola guida per alieni appena sbarcati
“Quando quegli umani che rientrano nella bizzarra categoria dei “conoscenti” ti salutano dicendo “Ciao come stai ?” non ti stanno quasi mai chiedendo davvero come stai. Non vogliono sapere se sei molto felice o molto triste, se hai male alla schiena o se l’innamoramento ti sta riempiendo ovunque. Vogliono solo che tu gli risponda “Bene, grazie“.
“E se non sto bene? E se sto male, o se sto benissimo?”
“Non hai capito. ” Ciao come stai ?” non è una domanda, è un codice. Devi usare in risposta la parola d’ordine “Bene, grazie” e sorridere. Stop.”
“E che succede se rispondo diversamente, tipo “Nell’ultimo quarto d’ora sono stato divinamente” o “Sono un po’ triste?”
“Di solito non ti ascoltano e ti rispondono comunque con “Anch’io, grazie“. O, nei casi peggiori, pronunciano soltanto un “Ah“, stupiti dalla tua eccessiva sincerità.”
“Ma perché allora usano questa frase? Se vogliono solo dirsi “Devo ammettere che ho incrociato il tuo sguardo, facciamo veloce” perché non fanno così?”
“Perché fa brutto.
“Ma non è più brutto così?
“Beh, forse è più brutto, ma di sicuro è molto meno faticoso.”
Andrea Colamedici
Pehea Ka La? … o Ciao come stai?
Quando Maka’ala Yates ci spiegò il concetto di “Pehea Ka La” ci parlò proprio di questo! Se un Hawaiano ti chiede “Pehea Ka La?” vuole proprio sapere cosa stai facendo nella tua vita per far brillare la tua luce. Vuole davvero sapere come stai, ma vuole saperlo nei particolari. Te lo chiede perchè vuole sapere cosa stai facendo tu per stare come stai!
Non si accontenterà di un formale “Tutto bene grazie!” Se non vuole conoscere la risposta un Hawaiano non ti farà la domanda.
Maka’ala ci raccontò appunto di come lui, che veniva dalla cultura hawaiana, dove se qualcuno ti chiede “Ciao come stai ?” lo fa perchè vuole davvero saperlo, rimase allibito quando, andando a studiare in Oregon, non riusciva a dire mai a nessuno che glielo chiedeva, come veramente stesse!
Così una volta al campus, un conoscente ebbe la sfortunata idea di dirgli “Ciao come stai ?” nel momento in cui Maka’ala aveva deciso di sintonizzarsi nuovamente con le sue origini.
Maka’ala bloccò il malcapitato e per venti minuti gli spiegò nei dettagli come effetivamente stava.
Nessuno al campus (concluse il nostro kumu) chiese più a Maka’ala “Ciao come stai?”
Perchè mi interessa davvero
Il modo più efficace per Amare il nostro prossimo è quello di interessarci a lui… Perchè ci interessa davvero! Tutti gli altri formalismi hanno fatto il lorotempo e non ci interessano più!
Se chiedessi come stai? Sarebbe troppo lunga la risposta? Allora…bene non perdiamo tempo altrimenti potremmo vedere la vita…
Condivido ogni singola parola di questo articolo, per quanto mi riguarda io lo chiedo veramente per sapere come una persona sta.
Ma in linea generale tendo a rispondere sempre bene grazie, perché so essere una domanda di routine e non dettata dal cuore.
Ma Grazie mille ottimo spunto di riflessione!
Di solito quando chiedo ” come stai” tendo ad ascoltare la risposta…soprattutto se è negativa e sono disposta a parlare dei problemi che mi raccontano. !
Davvero sensazionali le tue parole 🥹🥹🥹❤️🩹