Cambio di paradigma cosa vuol dire:
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Cambio di paradigma
Cambio di paradigma vuol dire
Modificare i concetti di base su cui poggia la teoria scientifica dominante
Thomas Kuhn
secondo Thomas Kuhn che ha coniato questa espresione nel 1962 nella sua importante opera: La struttura delle rivoluzioni scientifiche
Cosa significa cambio di paradigma
Significato di paradigma
Definizione di Paradigma: modello di riferimento
Quello che nei nostri ambienti viene chiamato altisonantemente “paradigma” è semplicemente il modello di riferimento a cui si rifanno i comportamenti comuni, quelli cosiddetti “normali” che per quanto definiti “normali” appunto, molto spesso sono distantissimi dai comportamenti “naturali“.
Oggi cambio di paradigma signifca sapere e integrare nella vita quotidiana una visione completamente diversa da quella che comunemente si adotta e cioè sapere che “come dentro, così fuori” cioè che gli stati determinano i fatti e non viceversa come abbiamo sempre creduto!
Serve un cambio di paradigma. Bisogna cambiare regole e prospettive, adeguare il proprio sguardo a un modo nuovo di interpretare la realtà.
Mauro Magatti
Il vecchio paradigma ci ha sempre trasmesso la convinzione che ciò che accade fuori determina come ci sentiamo dentro. E questo non è sbagliato, è solo incompleto. Perchè dimentica che il primo imput arriva sempre dai nostri stati d’animo interiori, che sono quelli che non solo influenzano per primi, ma proprio determinano i fatti che si materializzano e si verificano fuori.
Sostanzialmente la sequenza corretta non è “ciò che accade fuori determina come ci sentiamo dentro” ma “come ci sentiamo dentro determina ciò che accade fuori che determina come ci sentiamo dentro” in un circolo virtuoso o vizioso a seconda di quanto consapevoli siamo del funzionamento del meccanismo.
Stati d’animo e fatti esteriori in che relazione sono veramente?
Un’altra illusione è che gli eventi esterni abbiano il potere di farvi del male, che le persone abbiano il potere di farvi del male. Non è così. Siete voi che date loro il potere di farlo.
Anthony De Mello
Cambiamento di paradigma, partiamo da una domanda
Tuttavia questo non significa affatto che il mondo esteriore non esiste come nei soliti ambienti si cerca di sostenere. Vuol dire invece che il mondo esiste ed evolve determinato dalla percezione della Coscienza. La sua indipendenza , la sua casualità è un illusione, non la sua “esistenza”.
Qualche tempo fa un amico che segue il blog, mi ha chiesto:
Preg.ma Giovanna,
nel libro “Ho’oponopono, i segreti dei guaritori hawaiani” ho trovato la seguente affermazione: “Il mondo non possiede un’esistenza autonoma, è solo uno schermo privo di vita sul quale ognuno di noi proietta immagini di se stesso. In noi è la vita e noi siamo i registi del film.”Vorrei sapere cosa ne pensi di questa affermazione che io trovo davvero estrema e in parte inaccettabile.
E.
Io penso che le cose stiano proprio come le descrve Luc Bodin. Certo lui in questa frase lo fa in maniera estrema! Ma l’affermazione “Il mondo non possiede un’esistenza autonoma” non significa che il mondo non esiste, quanto che il mondo esiste, ma evolve completamente dipendente dalla percezione del mondo che ne ha la “Coscienza“, di cui ognuno di noi è l’individualizzazione.
Cambio di paradigma signifca che i fatti sono determinati dagli stati
Questo significa cambiamento di paradigma cioè che gli eventi esterni sono determinati dagli stati interiori. Il famoso ” Come dentro così fuori ” ! La coscienza crea la realtà! Gli stati interiori determinano i fatti esteriori e non viceversa come siamo sempre stati indotti a credere e finito per “sapere”.
Esattamente al contrario di come funziona!
Facciamolo questo cambio di paradigma
A questo punto dobbiamo davvero chiarire questa cosa che abbiamo imparato fin da piccini esattamente al contrario di come funziona! Abbiamo sempre pensato (e abbiamo vissuto basandoci su questa convinzione) che ciò che accade fuori determini come mi sento dentro, cioè se lei si comporta così io sono serena, se il capo mi apprezza io sono soddisfatta, se lui è carino con me io sono felice ecc…
E invece le cose funzionano esattamente al contrario! Come mi sento dentro determina ciò che accade fuori! Non ciò che accade fuori influenza come mi sento. O meglio è anche così… Ma se non comprendiamo la premessa resteremo sempre in balia del fuori. Che comunque è determinato dal dentro, in un circolo vizioso inconsapevole.
Abbiamo sempre pensato che le cose funzionassero esattamente al contrario di come funzionano e questo ci ha impedito di “direzionarle” consapevolmente! Ci è sempre sfuggito il vero funzionamento di tutto il meccanismo e quindi abbiamo sempre focalizzato la nostra attenzione dove non era efficace applicarla. Spostare la nostra attenzione è il cambio di paradigma.
Il cambio di paradigma ci consente di osservare costruttivamente
Ho’oponopono con il suo processo di pulizia, ci permette di “cancellare” ogni falsa credenza su chi noi siamo, mettendoci in condizione di poter osservare costruttivamente la nostra vita e ricavarne gli spunti che ci manda.
Questi messaggi che la vita ci invia, sono determinanti per cambiare definitivamente approccio alle cose che accadono nella nostra quotidianità ordinaria e nello straordinario, perché il meccanismo è sempre lo stesso sia che noi lo conosciamo sia che noi non lo conosciamo.
Se lo sai le cose sono così come sono, se non lo sai le cose sono così come sono
recita un noto detto Zen
La comprensione ci permette di realizzare il cambio di paradigma
La comprensione che ne deriva modifica tutti quei valori distorti che fin ora non ci hanno permesso un’osservazione oggettiva e distaccata dei fatti. Impedendoci di cogliere la loro diretta dipendenza dai nostri stati interiori. In definitiva dobbiamo imparare come pensare, non preoccuparci di cosa pensare!
La domanda non deve essere tanto: Come posso risolvere questa situazione?
Ma piuttosto deve diventare: cosa mi mostra di me questa situazione?
La consapevolezza (anche di Chi Siamo), che si serve del pensiero, ma non è il pensiero, è una conseguenza della nostra capacità di riflettere su quello che osserviamo di noi stessi e della nostra vita.
E questo processo ci conduce a fare dell’osservazione di noi stessi e della comprensione che ne deriva un modo di essere naturale e continuo.
Questa nuova domanda ci mostra perfettamente lo svolgersi del meccanismo in maniera ancora più ampia. Non solo come ci sentiamo dentro determina ciò che accade fuori che determina come ci sentiamo dentro, ma in più ciò che accade che deriva da come ci sentiamo dentro risponde allo scopo di permetterci di crescere. Ciò che accade risponde a come ci sentiamo, sempre con l’obiettivo di portare la nostra attenzione dove è più efficace, funzionale ed evolutivo che noi la portiamo.
E questa consapevolezza peraltro stravolge il comune senso di intendere la Legge di causa/effetto che diventa la Legge di scopo -> causa/effetto.
Essere sapendo chi Sono è il nuovo paradigma
Il Mondo ha bisogno di SAPERE che si può stare bene a prescindere. Lo stare bene e lo stare male sono stati precedenti ai fatti che accadono e che noi ci convinciamo siano le cause del nostro soffrire o gioire!
Questo è il cambio di paradigma vero di cui tanto si blatera in questi corridoi. Non c’è nulla di complicato! Si tratta di deciderlo e di ESSERLO! Anzi… dirò di più… non è necessario decidere di esserlo, perchè noi lo siamo già.
Ognuno di noi è già Amore, quindi la decisione vera sta nell’accettare di riconoscerci per ciò che già siamo: Amore! E da lì poi manifestarlo nella nostra quotidianità diventerà tanto semplice ed immediato da apparire ovvio, direi “inevitabile”. Dobbiamo solo aprire questi benedetti occhi e VEDERE ciò che da una vita (o più) stiamo guardando senza riconoscerlo: l’Amore che è tutto ciò che è!
Facile no? Detto così è facile! Ma il segreto è che lo è veramente: Just do it!
Consapevolezza significa: Essere sapendo chi Sono nel momento in cui lo Sono (Ora)!
È quindi è fondamentale sapere di essere e contemporaneamente sperimentare di essere quell’energia d’Amore che permea tutto ciò che è.
Sapere di essere Amore ci permette di fare il cambio di paradigma
L’ignoranza di essere Amore ci relega in una dimensione del tutto simile ad un veicolo dotato di un motore potentissimo che si muove senza il suo conducente, con il destino ineluttabile di schiantarsi contro qualcosa in tempi molto brevi, con tutte le dolorose conseguenze che ogni schianto procura a cose e persone.
Noi tutti siamo esseri spirituali racchiusi volontariamente e funzionalmente in un involucro corporeo che è lo strumento attraverso il quale possiamo fare determinate esperienze in questo Mondo. Noi non siamo un corpo che di tanto in tanto eleva le proprie vibrazioni sperimentando l’energia: noi siamo Energia!
Presenza ci consente il cambio di paradigma
Perciò per ottenere la consapevolezza devo sapere ora cosa sto facendo ora, cosa sto pensando ora, cosa sto provando ora, come agisco ora e come e se reagisco ora, cosa sento ora, ecc… In una parola: Presenza!
La presenza mi conduce alla consapevolezza e la consapevolezza mi porta a Ri-conoscermi.
Questo è il processo!
“Non dare mai la colpa all’esterno. Evita di lamentarti per come è fatto il mondo, perché l’origine di tutti i tuoi mali si trova dentro di te. Tu non soffri perché qualcuno ti ha fatto qualcosa, ma qualcuno ti ha fatto qualcosa perché hai scelto la sofferenza come tua modalità di vita. Tu non ti stai lamentando perché un evento è accaduto, ma quell’evento è accaduto perché tu vivi di lamentele.”
Ho’oponopono con il suo processo di pulizia ci permette di “cancellare” ogni falsa credenza su chi noi siamo, mettendoci in condizione di poter osservare costruttivamente la nostra vita e ricavarne gli spunti che ci manda, utili a cambiare definitivamente approccio alle cose che accadono nella nostra quotidianità ordinaria e anche nello straordinario, perché il meccanismo è sempre lo stesso in entrambi i casi. Conoscerlo in un ambito significa riconoscerlo e poterlo utilizzare conspevolmente in ogni ambito.
La comprensione che ne deriva modifica tutti quei valori distorti che fin ora non ci hanno permesso un’osservazione oggettiva e distaccata dei fatti, impedendoci di cogliere la loro diretta dipendenza dai nostri stati interiori.
Abbiamo sempre pensato che le cose funzionassero esattamente al contrario di come funzionano
Certo perché questo è quello che ci hanno insegnato e perché chi ce lo ha insegnato era profondamente e in buona fede convinto che le cose funzionassero così.
Ciò non toglie che a riguardo, ciò che pensa la maggior parte delle persone del funzionamento del meccanismo che regola la manifestazione della realtà, è esattamente il contrario di come funziona veramente. Il che ancora una volta dà ragione al detto che:
Il fatto che tutti la pensino allo stesso modo non è sufficiente a garantire che quel pensiero sia corretto
Abbiamo sempre pensato che i nostri stati d’animo fossero dipendenti e condizionati dai fatti che accadono nella nostra vita e che da tali fatti fossero determinati, quando invece la verità è che i fatti della nostra vita derivano direttamente dai nostri stati d’animo interiori ed hanno sempre uno scopo allineato alla nostra evoluzione
Ho successo perché sono felice è il cambio di paradigma
Io non sono felice perché ho successo, ma ho successo perché sono felice e finché non sarò davvero felice non potrò avere un duraturo successo.
Ecco perché è così fondamentale capire Chi Siamo e come è “il Chi Siamo”, perché da “Chi Siamo” deriva ciò che sperimentiamo e perchè lo sperimentiamo e non viceversa. Non è ciò che sperimentiamo che ci forgia e ci plasma, questo è quello che abbiamo sempre creduto e che ci pare di sperimentare, ma non è il reale meccanismo.
E finché non avremo scoperto davvero Chi Siamo, non avremo nessuna possibilità consapevole di modificarlo. E quindi non avremo nessun potere sulla manifestazione della nostra realtà. Ma lo scopo vero, principale, prioritario è comprendere Chi Siamo.
Sembra un po’ contorto come ragionamento, ma in realtà è semplicissimo: non sono innervosita perché ho a che fare con il postino maleducato, ma ho a che fare con il postino maleducato perché sono nervosa.
Provare per credere… Prova ad accogliere con un sorriso pieno di vera gioia la vicina petulante la prossima volta che ti suona il campanello, invece che rosariare e chiamare in aiuto tutti i santi del paradiso… e poi fammi sapere cosa succede!
Ci vedi costruzione o distruzione?
L’essere umano in grande predominanza ormai è talmente assuefatto a percepire i fatti da una prospettiva di negatività che questo modo di vedere le cose è la vera causa del cosiddetto ‘male nel mondo’, della povertà inaccettabile dei due terzi dell’umanità, delle guerre dilaganti, della criminalità, del malgoverno, degli attentati, del terrorismo ecc…
L’uomo vede tutto tendenzialmente attraverso il filtro delle emozioni negative e queste continuano a manifestare situazioni dello stesso livello che le auto-alimentano.
Questo tipo di emozioni è del tutto illusorio e irreale eppure esse ci appaiono così vere e preponderanti a causa del fatto che siamo abituati da millenni a considerarle appunto reali. Per cambiare davvero la situazione globale e per realizzare questa utopica pace nel mondo è necessario cambiare la psicologia umana, cambiare paradigma, cambiare modello di riferimento, cambiare modo di vedere e di valutare i fatti e le situazioni.
Dobbiamo rovesciare il nostro sistema abituale e acquisito di credenze e di convinzioni. Se aspettiamo che la pace nel modo sia manifesti originata da azioni compiute appunto ‘sul mondo’, non ne usciremo mai. La cosa meravigliosa però è che per ottenere tutto questo è sufficiente che io effettui un cambio di paradigma mio (o un cambio di paradigma tuo nel tuo caso)! Ma il cambiamento deve essere reale e profondo!
La potenza della coerenza nel cambio di paradigma
L’applicazione pratica è il vivere regolato dalla coerenza. Assestiamoci su quella vibrazione che emana tutta la bellezza presente nella nostra vita. Oggi siamo chiamati ad espandere a dismisura la nostra influenza. Non è un’azione che possiamo compiere noi volontariamente, ma questo semplicemente è ciò che sta accadendo.
Quel nostro vivere che ha plasmato così gioiosamente la nostra quotidianità oggi ha una potente influenza a molto più ampio raggio. Il nostro vivere, la nostra vibrazione influenza il destino del mondo, proprio perché il paradigma è cambiato.
La vibrazione del contenitore si è enormemente velocizzata perciò tutto ciò che accade all’interno del contenitore (il pianeta Terra) influenza molto più ampiamente e più velocemente quello con cui entriamo in connessione. Noi siamo il demiurgo della nostra realtà e oggi la nostra realtà abbraccia tutto ciò che si trova all’interno del contenitore (e non solo ma di questo parleremo altrove).
Ecco qual è dunque l’enorme responsabilità che abbiamo. Da noi dipende la realizzazione della pace nel mondo. Lo comprendiamo? Perché questo è il meccanismo nel quale siamo coinvolti. Amiamoci e cogliamo ogni opportunità di esternare Amore perché la nostra capacità di Amare è un potente catalizzatore di benessere globale. Il benessere del mondo è una nostra responsabilità per tutto ciò che riguarda la nostra consapevolezza del mondo.
Naturalmente più è ampia la nostra consapevolezza più è grande la nostra responsabilità, ma anche la nostra potenza. Ecco perché risulta di fondamentale importanza la nostra connessione continua e consapevole alla gioia.Dalla gioia deriva benessere, dalla frustrazione deriva malessere. Impariamo ad esserne consapevoli e osserviamo e dirigiamo ciò che proviamo.
Non è più tempo di
- non so cosa farci
- non ci riesco
- non mi riguarda
- ci penserà qualcuno più adatto…
Perché noi siamo *gli unici*(ognuno per la propria realtà) che possiamo davvero farci qualcosa e lo strumento più potente che possediamo è l’esternazione del nostro Amore attraverso l’amplificazione nella nostra gioia. È molto semplice come verità anche se in molti la troviamo estremamente complicata. La difficoltà risiede nel non riuscire a districarci dalle spire del malessere, della tristezza, della frustrazione, nel non riuscire ad uscire della convenzione di essere una vittima.
Questo è il retaggio che offusca la visione e che non permette di cogliere la semplicità del meccanismo.
Cambio di paradigma… Sappilo e sarà automatico!
cari ragzzi buongiorno
Chiaro vi capisco voi lo capite l’italiano molto bene .. anch’io sono Italiano ma vivvo all’estero dall’eta di 6 anni .
Se in caso si potesse scrivere un po meno complicato affinché non si debba avere un titiolo di studio per poter capire cosa si voglia dire… cioé scrivere che tutti capiscano cosa é e come si fanno certe cose …
Grazie